L’export cosmetici è una procedura semplice… O forse no? Infatti, le aziende sono portate a pensare che basti prendere il proprio prodotto e metterlo in commercio all’estero per esportarlo. In realtà, un export cosmetici con questa modalità è destinato a fallire. Infatti, mancano all’appello:
- Lo studio del target all’estero;
- Le reali opportunità di mercato;
- I vantaggi che solo una produzione in loco può dare;
- Un canale distributivo in loco;
- Come promuovere il prodotto dove è presente una cultura totalmente diversa da quella dell’azienda di partenza.
Per questo, quando si parla di internalizzazione ed esportazione nel panoramica cosmetico, è importante avere personale qualificato esterno. Perché non un dipendente? Perché il dipendente sarà sempre portato a vedere le cose dal punto di vista dell’azienda. Invece, un occhio esterno è in grado di vedere le criticità legate a un marchio e come affrontarle con riferimento al mercato estero.
Basta fare caso alle mosse di chi si occupa di make up che ha deciso di internazionalizzare in Italia. Un esempio valido è il make up coreano, che ha dovuto attrezzarsi alle caratteristiche che il target americano e quello europeo pretendevano per la presentazione del prodotto. Oltre al packaging, sono cambiate la comunicazione e la percezione del brand. I risultati? Il grandissimo successo dei make upo naturali e minerali sul mercato ed è solo un esempio!
Per ideare e mettere in cantiere la tua strategia aziendale per l’export cosmetici, visita il sito ufficiale e richiedi un appuntamento per organizzare al meglio il tuo approccio. Potresti evitare inutili sprechi di denaro e di investimenti. In più, potrai contare su strategie che rendono il tuo marchio ben riconoscibile all’estero, senza troppi problemi e criticità. Infine, potrai trovare anche supporto per la gestione della collaborazione con le attività in loco. Scopri ora sul sito ufficiale da dove cominciare!